martedì 17 settembre 2013

manca la merda



I Spit on Your Grave 2 di Steven R. Monroe (USA - 2013)

La geniale idea degli sceneggiatori ( già firmatari di robe del livello del soggetto di Saw IV -!!!- e Troglodyte -!!!!!!!!) è di iniettare il rape & revenge dell'originale con il porn-torture alla Hostel.
Il regista Steven R. Monroe (regista anche del primo remake), ci va a nozze e non si preclude nulla, tra le solite evirazioni (già nell'originale), torture, pissing e qualche bella trovata ( il nerd crocefisso e lasciato morire dall'infezione che lo sta deformando). Il fatto che un film che abbia la sua unica ragion d'essere nel dovere e volere alzare l'asticella del mostrabile nel cinema horror, mi fa pensare all'unico elemento che è mancato in questa allegra festa della merda, che non è altro se non la merda stessa, che sembra ancora essere uno dei pochi tabù del cinema americano. Con buona pace di un precursore come John Waters. Essì che le occasioni non sarebbero mancate, come nella pur disgustosa
 scena dell'annegamento nel wc pieno sì di merda, ma rappresentata come una massa informe e marroncina, quindi non-rappresentata sostanzialmente.
In ogni caso, quasi per miracolo, il film di per sé funziona, soprattutto nella seconda parte quando la protagonista entra in una nuova dimensione, muovendosi in un ade dai toni freddi, contraltare dello spirito di quella Katie "calda" vittima della prima parte. In fondo il valore del film sta tutto qui, nella protagonista Jemma Dallender che, oltre essere gnocca, dimostra anche una impeccabile generosità nel fare del suo corpo un vero e proprio sacro altare del disonore, non precludendo praticamente nulla all'abuso dei suoi aguzzini e allo schifato ludibrio degli spettatori. Che sia nata una Scream Queen? 

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